Attenzione al pericolo nascosto del pesce

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view post Posted on 21/5/2017, 06:44
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Difficile muoversi davanti al banco del pesce. Difficile sceglierlo, difficile riconoscerlo. Eppoi non sappiamo leggere i cartellini, non lo sappiamo consumare né tanto meno conservare. Insomma, in materia di pesce siamo molto ignoranti. E così mettiamo a rischio la nostra salute con alcune infezioni come la sindrome sgombroide che provoca reazioni simil-allergiche più o meno gravi: rash cutanei, disturbi gastrointestinali e, nei casi più gravi, anafilassi. "Si tratta di una intossicazione da istamina che interessa specie anche molto diffuse come sgombri e tonni ma anche alici e sardine", spiega a Repubblica Valentina Tepedino, veterinaria e direttrice della rivista Eurofishmarket. "Per evitarlo bisogna rispettare la cosiddetta catena del freddo e non consumare insalate e crostini di pesce esposti in teche non refrigerate", prosegue Tepedino che raccomanda di fare la spesa in pescheria muniti di borse termiche.

I rischi - Un altro rischio è l'anisakidosi, infestazione causata da un parassita molto diffuso nei visceri di pesci di mare e nei molluschi cefalopodi. Quindi chi vuole consumare il prodotto crudo lo deve congelare per almeno 96 ore nel proprio freezer, così come previsto dalla norma. Altrimenti, va cotto. L'infestazione può avvenire a livello gastrico o intestinale e manifestarsi in forma acuta o cronica con sintomi aspecifici che vanno dalla diarrea, al vomito, a una persistente insofferenza affine a numerose patologie infiammatorie e perciò di difficile diagnosi clinica. In questo caso la migliore terapia è la rimozione chirurgica della parte di intestino interessata.

Le regole - Infine, state attenti a queste regole: se si compra del pesce e non si prevede di consumarlo entro un paio di giorni, il fresco va subito congelato. Nel caso dei filetti, meglio congelarli singolarmente "in modo che possano conservarsi più a lungo e siano facilmente utilizzabili". Non si deve mai decongelare i prodotti ittici lasciandoli a temperatura ambiente bensì in frigo o sotto un getto di acqua fredda per preservarne al meglio il valore nutrizionale e sensoriale.
 
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