Buona Pasqua a tutti

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view post Posted on 7/4/2014, 05:01
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Pasqua di risurrezione

Religione Cristianesimo
Avvenimento celebrato risurrezione di Gesù
Feste correlate Lunedì dell'Angelo, Quaresima
Tradizioni religiose Veglia pasquale, Digiuno pasquale, Via crucis
Tradizioni culinarie Colomba pasquale, Uovo di Pasqua, Tortano, Pastiera
Data d'istituzione I secolo



La Pasqua è la principale festività del cristianesimo. Essa celebra la risurrezione di Gesù che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, determina anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste.

La Pasqua cristiana presenta importanti legami, ma anche significative differenze, con la Pasqua ebraica.

Etimologia e significato

Le radici ebraiche

La Pasqua ebraica, chiamata Pesach (pasa', in aramaico), celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè e riunisce due riti: l'immolazione dell'agnello e il pane azzimo.

La parola ebraica pesach significa "passare oltre", "tralasciare", e deriva dal racconto della Decima Piaga, nella quale il Signore vide il sangue dell'agnello sulle porte delle case di Israele e "passò oltre", colpendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio del faraone (Esodo, 12,21-34). La Pesach indica quindi la liberazione di Israele dalla schiavitù sotto gli egiziani e l'inizio di una nuova libertà con Dio verso la terra promessa. Gli ebrei che vivono entro i confini dell'antica Palestina celebrano la Pasqua in sette giorni. Durante la festa un ebreo ortodosso deve astenersi dal consumare pane lievitato e sostituirlo con il pane azzimo, come quello che consumò il popolo ebraico durante la fuga dall'Egitto; per questo motivo la Pasqua ebraica è detta anche 'festa degli azzimi'. La tradizione ebraica ortodossa prescrive inoltre che, durante la Pasqua, i pasti siano preparati e serviti usando stoviglie riservate strettamente a questa ricorrenza.

Con il Cristianesimo, la Pasqua ha acquisito un nuovo significato, indicando il passaggio da morte a vita per Gesù Cristo e il passaggio a vita nuova per i cristiani, liberati dal peccato con il sacrificio sulla croce e chiamati a risorgere con Gesù. La Pasqua cristiana è quindi la chiave interpretativa della nuova alleanza, concentrando in sé il significato del mistero messianico di Gesù e collegandolo alla Pesach dell'Esodo.

Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione dalla schiavitù d'Egitto. Quest'ultimo significato si ricava leggendo uno dei più importanti pensatori ebraici: Filone d'Alessandria scrive che la Pasqua è il ricordo e il ringraziamento a Dio per il passaggio del Mar Rosso, ma che ha anche il significato allegorico di purificazione dell'anima. La Pasqua ebraica può essere intesa anche come attesa per il Messia, come ad esempio attesta il Targum Exodi, che descrive la notte di Pasqua come il ricordo delle quattro notti iscritte nel libro delle memorie: la Creazione, il Sacrificio di Isacco il Passaggio del Mar Rosso ed infine la venuta del Messia e la fine del mondo.



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Risurrezione di Raffaello.

La Pasqua cristiana

La Pasqua è la festività cristiana che ricorda la risurrezione di Gesù, che sancisce l'instaurazione della Nuova alleanza e l'avvento del Regno di Dio.

Dal punto di vista teologico, la Pasqua odierna racchiude quindi in sè tutto il mistero cristiano: con la Passione, Cristo si è immolato per l'uomo, liberandolo dal peccato originale e riscattando la sua natura ormai corrotta, permettendogli quindi di passare dai vizi alla virtù; con la risurrezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all'uomo il proprio destino, cioè la risurrezione nel Giorno Finale, ma anche il risveglio alla vera vita. La Pasqua si completa con l'attesa della Parusia, la seconda venuta, che porterà a compimento le Scritture.

I cristiani hanno trasferito i significati della Pasqua ebraica nella nuova Pasqua cristiana, seppur con significativi cambiamenti, che le hanno dato un volto nuovo. Le Scritture hanno infatti un ruolo centrale negli eventi pasquali: Gesù, secondo quanto ci è stato tramandato nei Vangeli, è morto in croce nei giorni in cui ricorreva la festa ebraica; inoltre, questo evento venne visto dai primi cristiani come la realizzazione di quanto era stato profetizzato sul Messia. Questo concetto viene ribadito più volte sia nella narrazione della Passione, nella quale i quattro evangelisti fanno continui riferimenti all'Antico Testamento, sia negli altri libri del Nuovo Testamento, come nella prima lettera ai Corinzi, dove Paolo scrive:


« Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è resuscitato il terzo giorno secondo le Scritture »

L'accento si pone dunque sull'adempimento delle Scritture, per cui i giudeo-cristiani, seppur continuando, a festeggiare la Pasqua ebraica, dovettero immediatamente spogliarla del significato di attesa messianica, per poi superare anche il ricordo dell'Esodo, per rivestirla di nuovo significato, cioè la seconda venuta di Cristo ed il ricordo della Passione e risurrezione.

Il passaggio sembra essere chiaramente avvertito già da Paolo, quando, nella prima lettera ai Corinzi, scrive: «Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, ma con azzimi di sincerità e verità» (1 Corinzi, 5,7-8). Alla Pasqua settimanale, la domenica, si aggiunse quindi anche la Pasqua annuale, il giorno più importante dell'anno, celebrato dai discepoli con la consapevolezza sempre più forte di aver istituito una festa nuova con nuovi significati.



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La Risurrezione in una scultura di Germain Pilon.

I diversi significati cristiani

Il significato della Pasqua arrivò molto lentamente a riempirsi dell'intero mistero cristiano, ma sin dall'inizio ebbe più accezioni. Tale pluralità inizia già nei Vangeli, anzi, «la diversificazione più originaria della Pasqua nasce proprio qui: nel grado e nel modo diversi con cui essi "pasqualizzano" la vicenda di Gesù, presentandola come antica Pasqua»[senza fonte]. Infatti, i tre sinottici pasqualizzano l'eucarestia, cioè vedono nella cena il momento in cui la Pasqua di Cristo sostituisce la Pasqua dei Giudei ed il ricordo della morte del Figlio sostituisce il ricordo del Passaggio, evidenziando l'immolazione mistica del cenacolo. Giovanni invece pasqualizza tutta la vita di Gesù, trovando continue corrispondenze tra questa e l'esodo del popolo d'Israele, ma alla fine pone l'accento sulla Passione, cioè sull'immolazione reale dell'Agnello di Dio che muore in croce e torna al Padre. Nel Nuovo Testamento non troviamo però l'identità tra il mysterium paschale ed il mysterium Christi, nonostante questo sia inscindibile dalla Passione. La Pasqua antica non comprendeva tutto il mistero cristiano, ma abbracciava solo i punti fondamentali: «Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è resuscitato il terzo giorno secondo le Scritture» .

Nel primo periodo, fino almeno agli inizi del III secolo, la Pasqua è prevalentemente cristologia, che ha un unico protagonista: non l'uomo e neppure il Dio dell'Antico Testamento, ma il Cristo Salvatore. La Pasqua assume quindi il doppio significato commemorativo ed escatologico, commemora tutto il mistero di Cristo, che culmina nell'evento salvifico della croce e che ridesta l'attesa. La molteplicità di significati nasce proprio da questo binomio, che porterà, già sotto papa Vittore I (189?-198?), alla prima crisi dell'unità cristiana[senza fonte].



La data del giorno di Pasqua

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La festa della Pasqua cristiana è mobile, viene fissata di anno in anno nella domenica successiva alla prima luna piena (il plenilunio) successiva all'equinozio di primavera (il 21 marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell'Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono pertanto detti quartodecimani. Ciò diede luogo ad una disputa, detta Pasqua quartodecimana, fra la chiesa di Roma e le chiese asiatiche.

Dunque, nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile. Per questo si dice che la Pasqua è "alta" se cade molto in avanti in aprile, "bassa" se cade intorno alla ventina di marzo.

Una piccola parte (Paleoimerologhiti) della Chiesa ortodossa segue il calendario giuliano per tutte le feste, mentre il resto ne considera solo la data dell'equinozio e quindi la data della Pasqua può variare dal 4 aprile all'8 maggio.

La tradizione della Chiesa Cattolica vuole che la data della Pasqua venga annunciata ai fedeli dal Sacerdote durante i riti della festività dell'Epifania (6 gennaio).

Il racconto dei vangeli

La Pasqua di risurrezione cristiana avviene con la visita al sepolcro, che risulterà vuoto con sorpresa dei presenti. Tutti gli evangelisti raccontano l'episodio. I presenti erano:

Giovanni, 20:1: Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Matteo, 28:1: Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
Marco, 16:1: Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.
Luca, 24:10: Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.
Le quattro versioni concordano sulla presenza di Maria di Magdala e forniscono informazioni diverse sulle altre donne che erano con lei.

Alcune divergenze sono presenti in merito a quanto videro i presenti, secondo gli evangelisti:

Luca, 24:4: Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.
Matteo, 28:2: Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa (quindi, un angelo fuori dal sepolcro).
Giovanni, 20:11,12: Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù (due angeli dentro il sepolcro).
Marco, 16:5: Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura (un angelo dentro il sepolcro).

Preparazione liturgica



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Risurrezione, olio su tavola di Matthias Grünewald.


La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata all'incirca di quaranta giorni, chiamato generalmente Quaresima, che nel rito romano ha inizio il Mercoledì delle Ceneri. Nella forma ordinaria del rito romano, l'ultima settimana del tempo di quaresima è detta Settimana santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).

Nella forma ordinaria del rito romano, gli ultimi giorni della Settimana santa segnano la fine del tempo di Quaresima e la parte iniziale e centrale del Triduo Pasquale.

Durante il Giovedì Santo, di mattina, nella cattedrale si celebra la messa crismale, durante la quale il Vescovo consacra gli olii santi (crisma, olio dei catecumeni ed olio degli infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le cresime e i battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'unzione degli infermi. L'Ora Nona del Giovedì Santo è l'ultima celebrazione liturgica del tempo di Quaresima che si conclude prima dell'inizio della Messa Vespertina in Coena Domini. I paramenti seguono le regole dei colori liturgici.

La Pasqua in Romania

La Pasqua nel Maramureș viene festeggiata con grande attenzione a tutti gli aspetti sacri legati alla vita delle famiglie religiose romene. Le donne decorano le pareti con tessuti cuciti a mano dai colori vivaci, abbelliscono le tavole con tovagliette minuziosamente lavorate, appendono alle porte tendine in pizzo e preparano le uova pasquali. Il pranzo pasquale viene preparato il giorno prima di Pasqua, e per l'occasione si preparano focacce decorate con trecce che il giorno dopo verranno portate a benedire in chiesa. In cucina si radunano le donne della famiglia che di generazione in generazione imparano le ricette tradizionali(la cucina sembra racchiudere in se una sacralità, un calore domestico). Tutta la famiglia partecipa a questa festa dai più grandi ai più piccoli (digiuno in preparazione alla Pasqua e preparazione delle case) conferendo a questa festa grande sacralità: religiosa e familiare.

Il dono delle uova

A Pasqua c'è l'abitudine di regalare uova di cioccolata. In realtà quest'abitudine è nata con il tempo, ma all'inizio si regalavano uova vere, con il guscio colorato, col significato di rinascita che la vita rinizia.

Altri significati

In spagnolo la parola "Pasqua" viene a volte usata in maniera non corretta per indicare altre festività religiose; per esempio in Cile indica il giorno della nascita di Gesù (Natale), quindi il giorno di Pasqua è indicato come "Domingo de Resurrección" ovvero "Domenica di risurrezione", mentre la festività viene comunemente chiamata "Semana santa" ossia Settimana santa.


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view post Posted on 8/4/2014, 16:09
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Resurrezione

E' risorto: il capo santo
più non posa nel sudario
è risorto: dall'un canto
dell' avello solitario
sta il coperchio rovesciato:
come un forte inebbriato,
il Signor si risvegliò.
Era l'alba; e molli il viso
Maddalena e l'altre donne
fean lamento in su l'Ucciso;
ecco tutta di Sionne
si commosse la pendice
e la scolta insultatrice
di spavento tramortì.
Un estranio giovinetto
si posò sul monumento:
era folgore l'aspetto
era neve il vestimento:
alla mesta che 'l richiese
dié risposta quel cortese:
è risorto; non è qui.

Alessandro Manzoni


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